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L’obesità è malattia cronica: la Legge Pella. Quali benefici per chi soffre di questa patologia?

  • Immagine del redattore: Domenico Raffaele Addamo
    Domenico Raffaele Addamo
  • 15 ott
  • Tempo di lettura: 2 min

La Legge Pella, che entrerà in vigore il 24 ottobre 2025, rappresenta una svolta importante nel riconoscimento e nella gestione dell’obesità in Italia. Per la prima volta, l’obesità viene ufficialmente riconosciuta quale malattia cronica, con un impatto rilevante sul diritto alla salute delle persone che ne sono affette. Questo riconoscimento è fondamentale perché obbliga il Servizio sanitario nazionale (SSN) a inserire tutte le prestazioni correlate all’obesità nei Livelli essenziali di assistenza (LEA), garantendo così un accesso più ampio e strutturato ai trattamenti, alle cure e ai servizi necessari.

I LEA rappresentano un insieme di prestazioni e servizi sanitari che il SSN è tenuto a fornire a tutti i cittadini in modo gratuito o a fronte di un ticket, finanziati dalle risorse pubbliche raccolte attraverso le tasse. Essi definiscono il minimo standard di assistenza sanitaria che ogni cittadino dovrebbe poter ricevere, indipendentemente dal luogo di residenza o dalla condizione socio-economica. L'inserimento delle prestazioni correlate all’obesità nei LEA significa quindi una garanzia concreta di accesso a servizi fondamentali per la gestione della patologia.

Ciò che rende la Legge Pella innovativa non è solo il riconoscimento formale dell’obesità come malattia cronica, ma anche il fatto che questa legge rappresenta un punto di partenza, non un punto d’arrivo. Infatti, sarà la commissione LEA a definire nel dettaglio quali attività, servizi e prestazioni dovranno essere garantiti per le persone affette da obesità. Questo processo permetterà una continua evoluzione e adeguamento delle risposte sanitarie alle necessità dei pazienti, tenendo conto sia degli sviluppi scientifici che delle esperienze cliniche.

Un aspetto di particolare interesse riguarda l’inclusione delle prestazioni nutrizionali. Essendo l’obesità strettamente legata a fattori alimentari, la possibilità che all’interno dei LEA vengano inseriti servizi di consulenza nutrizionale, supporto dietetico e programmi di educazione alimentare rappresenta un passo avanti significativo per offrire un’assistenza più completa e personalizzata. Ciò potrebbe favorire un miglior controllo della patologia, con benefici importanti sia per la qualità della vita dei pazienti sia per la riduzione dei costi sanitari a lungo termine.

Inoltre, con il riconoscimento ufficiale dell’obesità come malattia cronica, si aprono nuove prospettive anche per il contrasto allo stigma sociale che spesso colpisce le persone obese, favorendo un approccio più empatico e professionalmente orientato alla cura e alla riabilitazione.

In sintesi, la Legge Pella introduce un cambiamento di paradigma nella gestione dell’obesità, trasformandola da semplice condizione a malattia riconosciuta e trattabile all’interno del sistema sanitario pubblico. Da qui in avanti, grazie all’intervento della commissione LEA, sarà possibile definire e ampliare progressivamente l’offerta di servizi, incluse le prestazioni nutrizionali, con l’obiettivo di garantire un’assistenza efficace, equa e sostenibile per tutti i pazienti.

Si attende con attenzione l’evoluzione normativa e le decisioni della commissione LEA, che saranno fondamentali per tradurre in pratica i principi espressi dalla Legge Pella e per garantire che i cittadini con obesità possano finalmente beneficiare di un diritto alla salute pienamente riconosciuto e tutelato. I futuri aggiornamenti su questo tema saranno importanti per informare adeguatamente i cittadini, i professionisti della salute e gli operatori del settore.


Obesità malattia cronica

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